Matrimonio Gay in Irlanda: anche gli agricoltori dicono sì

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Nozze Gay in Irlanda: gli agricoltori dicono sì

Nozze Gay in Irlanda: i "farmers" dicono sì

Secondo un recente sondaggio la maggior parte degli agricoltori sono a sostegno del matrimonio gay in Irlanda.

Per gli attivisti per i diritti LGBT si tratta di un importante risultato che testimonierebbe una vera e propria trasformazione degli atteggiamenti nei confronti della comunità gay in Irlanda.

La comunità rurale è da sempre una fascia molto tradizionalista e conservatrice della popolazione irlandese. L’apertura al matrimonio gay da parte degli agricoltori (farmers) è dunque di fatto un segnale significativo.

I risultati, contenuti in un’indagine dell’Irish Examiner, testimoniano che se un referendum sul matrimonio gay si tenesse oggi ben il 46% degli agricoltori sarebbe a favore del sì, mentre il 41% contrario. Il 13% si è invece dichiarato indeciso.

Il direttore del Gay and Lesbian Network d’Irlanda, Brian Sheehan, ha detto che i risultati sono stati una chiara dimostrazione della “trasformazione degli atteggiamenti nell’Irlanda rurale” e della volontà di estendere la parità di status e di dignità alle coppie gay in Irlanda.

L’indagine ha ruvelato che il sostegno per il matrimonio gay è stato più deciso tra gli agricoltori sotto i 35 anni, con il 64% che si è espresso a favore.

Tuttavia, anche le fasce d’età 35-44 anni e 45-54 anni si sono espresse a favore per la maggior parte (48% e 53%, rispettivamente). Circa il 60% delle donne che operano nel campo dell’agricoltura voterebbe sì alla legalizzazione delle nozze gay in Irlanda.

Gli agricoltori nella fascia d’età dai 65 anni in su voterebbero invece contro: ben il 73% sostiene che non vorrebbe garantire alcun diritto di matrimonio alle coppie gay. Le vecchie generazioni si confermano dunque le più tradizionaliste, meno aperte all’idea delle relazioni tra persone dello stesso sesso.

Il supporto al sì è stato maggiore tra gli agricoltori che votano il partito Laburista, i candiati indipendenti e il Sinn Féin.

Meno sostegno giungerebbe invece dai sostenitori dai partiti più conservatori di centro-detra e destra: Fine Gael e -soprattutto- Fianna Fail.

Commentando i risultati, il presidente dell’Irish Creamery Milk Suppliers’ Association (associazione dei produttori di latte) John Comer ha detto che gli stessi sembrano essere di buon auspicio per il referendum del prossimo anno.

Ha inoltre sotolineato come i risultati dell’indagine abbiano evidenziato ancora una volta che gli agricoltori irlandesi non possono più essere etichettati a priori come “cattolici e conservatori”.

Luca Cattaneo

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