Ripresa economica: l’Irlanda vuole restituire i prestiti in anticipo

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Ripresa economica: l’Irlanda vuole restituire i prestiti in anticipo

L’Irlanda è in fase di ripresa economica, tanto da spingere il governo alla richiesta di restituire i prestiti ricevuti dal Fondo Monetario Internazionale in largo anticipo.

Perché l’Irlanda preme per restituire i prestiti ora? Il piano del ministro delle finanze Michael Noonan prevede la restituzione anticipata di 18 miliardi di euro sui 22,5 miliardi complessivi ricevuti dal FMI (corrispondenti a un terzo dei finanziamenti europei ricevuti in tempo di crisi).

L’obiettivo è quello di ridurre gli interessi che dovrebbero essere versati. Il tasso d’interesse si aggira infatti intorno al 5% e il rimborso del prestito era stato previsto tra il 2015 e il 2023.

Il piano del governo irlandese è rifinanziarsi sui mercati internazionali, ma è comunque necessaria l’approvazione delle autorità europee, dal momento che in teoria l’Irlanda dovrebbe rimborsare contemporaneamente tutti i creditori, non soltanto uno (in questo caso, il Fondo Monetario Internazionale).

Tuttavia, non dovrebbero esserci particolari intralci, ma la proposta deve essere accettata dal governo tedesco e dalla Banca Centrale Europea (presieduta dall’italiano Mario Draghi).

La crescita del Pil irlandese per quest’anno è stimata al 3%, ma il debito pubblico è ancora pesante (oltre il 120% nel 2013).

Proprio per questo motivo abbattere gli interessi sarebbe di grande importanza per garantire la ripresa economica dell’isola di smeraldo.

 Se il piano verrà approvato, l’Irlanda risparmierebbe circa 375 milioni di euro all’anno.

La volontà del governo di restituire i prestiti in anticipo fa eco al generale ottimismo e alle positive prospettive economiche. Parole come “bolla immobiliare”, “crisi”, “recessione” e “austerità” sembrano già un ricordo lontano.

Luca Cattaneo




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