Perché investire in Irlanda

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Perché investire in Irlanda? L’isola di smeraldo è davvero la meta giusta per dare vita a un progetto di business? 

Non è un caso che proprio quest’anno l’Irlanda sia stata eletta miglior Paese del mondo in cui investire dalla rivista Forbes.

Prendiamo in esame i motivi per cui si dovrebbe prendere in seria considerazione l’idea di avviare un’attività in Irlanda.

  • Ripresa economica e prospettive

La crisi finanziaria che ha colpito la Repubblica d’Irlanda negli anni passati è ormai alle spalle e l’economia irlandese è in netta ripresa. Lo dimostrano le statistiche.

Citiamo dal recente articolo del Sole 24 Ore:

C’è un’eccezione nel desolante panorama europeo offerto dall’indice Pmi sul settore manifatturiero diffuso ieri (1 Settembre 2014). E’ l’Irlanda, dove l’indicatore dello stato di salute dell’industria ha registrato in agosto un valore di 57,3, in aumento dal 55,4 di luglio, ben al di sopra di quella soglia di 50 considerata lo spartiacque tra espansione e contrazione dell’attività. Per il Paese, uscito a dicembre da un piano di salvataggio internazionale da 67,5 miliardi di euro, è il quindicesimo rialzo mensile consecutivo, che porta l’indice a livelli che non toccava dal 1999. (…) anche i consumi mandano segnali incoraggianti, come confermano le vendite di auto, che nei primi sette mesi dell’anno hanno già raggiunto il livello dell’intero 2013. Il Pil irlandese, cresciuto nei primi tre mesi del 2014 del 2,7% rispetto al trimestre precedente, dovrebbe registrare, secondo le stime, un incremento annuo del 3 per cento.

Le previsioni sono favorevoli anche per quanto riguarda il rapporto deficit/Pil, che è già in rapido calo e dovrebbe scendere fino al 2.9% nel 2015 (era oltre il 7% nel 2013).

  • Semplicità di start-up

Iniziare a fare affari in Irlanda può essere molto semplice e rapido. Affidandosi ad un commercialista irlandese competente (non ne conosci? dai un’occhiata al nostro servizio Assistenza Business!) una nuova società si può costituire in 3-5 giorni lavorativi, con poche firme e costi contenuti. I documenti necessari per iniziare sono semplicemente passaporto/carta d’identità ed il codice  fiscale (per il rilascio del PPS Number, numero di previdenza sociale).

Per dirigere una società irlandese non è obbligatorio cambiare la propria residenza in Irlanda e per lo start-up si può in genere fare affidamento sulll’ufficio del commercialista come sede sociale.

  • Tassazione per le imprese

Non a caso le grandi multinazionali americane scelgono l’Irlanda come base per le proprie sedi centrali europee. La tassazione sulle imprese è molto conveniente in Irlanda, fattore che è rimasto inalterato nonostante la politica di austerità intrapresa per uscire dalla crisi.

La corporation tax (imposta sugli utili) irlandese è al 12.5%, riducibile allo 0% nei primi tre anni di attività per redditi imponibili annui inferiori ai 40mila euro.

  • Disoccupazione

Il tasso di disoccupazione in Irlanda sta diminuendo. A differenza che in Italia, dove la disoccupazione continua a crescere, in Irlanda essa ha continuato a diminuire per 8 trimestri consecutivi, assestandosi intorno all’11%. Si tratta di un segnale importante che testimonia la ripresa dell’economia irlandese e la rinnovata fiducia degli investitori.

Per saperne di più ecco un precedente articolo con un confronto tra Irlanda e Italia in tema di disoccupazione.

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